Se non avete mai sentito parlare di queste tre patologie siete tra i fortunati che non hanno avuto a che fare con dolori pungenti e profondi a ginocchia e piedi. Queste tre sindromi possono essere decisamente invalidanti sia per gli sportivi che per i meno attivi, portando ad una progressiva diminuzione dell’attività fisica e ad un costante aumento del dolore.
Vediamo più nello specifico di cosa si tratta.
FASCITE PLANTARE

COS’E’: è un’infiammazione della fascia plantare, ovvero della fascia che ricopre la muscolatura che va dal calcagno alle articolazioni delle dita dei piedi.
COME SI MANIFESTA: può manifestarsi con un dolore pungente in prossimità del calcagno o a metà piede, ci sono dei casi in cui però il dolore viene detto “migratorio” e si manifesta in zone prossime al piede (tendine d’Achille, zona laterale del tallone…), in questo caso è più difficile associarne i sintomi.
CAUSE: possono esserci molteplici cause della fascite plantare tra cui piede piatto o cavo, traumi ripetuti (da sport), contratture alla muscolatura del piede o della catena cinetica posteriore, peso eccessivo, scarpe non adeguate.
SINDROME DELLA BANDELLETTA

COS’E’: è l’infiammazione della fascia di tessuto connettivo che corre lungo la parte laterale della coscia, dalla cresta iliaca fino alla tibia.
COME SI MANIFESTA: il dolore appare nella zona laterale della coscia appena sopra il ginocchio, è un dolore costante e sordo. L’apice del dolore si ha quando il ginocchio raggiunge circa i 30° di inclinazione.
CAUSE: la causa principale è il sovraccarico da allenamento e una probabile dismetria degli arti inferiori.
SINDROME DELLA ZAMPA D’OCA

COS’E’: è l’infiammazione che interessa la parte anteriore del ginocchio, la cosiddetta zampa d’oca è la parte tendinea che collega i muscoli che insistono sul ginocchio (sartorio, gracile e semitendinoso).
COME SI MANIFESTA: il dolore provocato da questa sindrome si concentra soprattutto nella parte interna del ginocchio e aumenta con l’uso della muscolatura della gamba.
CAUSE: nella maggior parte dei casi è dovuta ad un eccessivo allenamento e ad un sovraccarico dei muscoli della coscia.
COSA FARE IN QUESTI CASI?
Essendo in tutti e tre i casi patologie da sovraccarico, aumentate dalla rigidità muscolare, la prima cosa da fare è interrompere l’attività fisica per alcune settimane.
Applicare ghiaccio sulla zona dolente con cicli da 5, massimo 10 minuti. Molti medici consigliano antinfiammatori, infiltrazioni e altre terapie “invasive”; fermo restando che il primo parere da avere è quello del proprio medico (fisiatra oppure ortopedico), ho riscontrato che esiste un trattamento estremamente utile per risolvere queste problematiche: il RELEASE MIOFASCIALE.
In cosa consiste? Il release miofasciale è un trattamento che ha come obiettivo quello di ripristinare la corretta mobilità articolare e flessibilità tissutale. Tramite esercizi da effettuare con in rullo (foam roller) e la pallina da massaggio, uniti ad un allungamento muscolare adeguato e specifico, permette di rilassare in profondità la muscolatura interessata. Una volta apprese le tecniche di release, la persona potrà eseguirle in maniera autonoma comodamente a casa. Nell’arco di pochi giorni si inizierà a notare un netto miglioramento della flessibilità e un sostanziale calo del dolore.
Se hai mai sofferto o soffri per una di queste tre fastidiose sindromi, chiamami e cercheremo insieme di trovare una soluzione adeguata.
Fabio – 346/7391224